domenica 4 settembre 2011

Recensione: Justice League #1 (The New 52)

"C'era un tempo in cui il mondo non li chiamava i più grandi supereroi - C'era un tempo in cui il mondo non sapeva cosa fosse un supereroe - Quel tempo è adesso" (Incipt di Justice League #1)

Quando si lancia un nuovo supergruppo gli approcci possibili sono due: (1) Subito catapultare il lettore nell'azione, rimandando a dopo le presentazioni dei componenti il gruppo (2) Fare il contrario.

In Justice League #1 lo scrittore Geoff Johns - senza dimenticare anche il contributo dato da Jim Lee, visto che nel reboot DC Comics c'è il suo apporto non solo per la parte grafica - ha scelto una soluzione in bilico fra le due possibilità, ma a ben guardare ha adottato più il secondo approccio che il primo.

Non sembra essere la soluzione migliore, come non sembra ottimale l'avere un numero #1 composto da sole 24 pagine. Si dovrebbe ricorrere a una foliazione maggiorata per il lancio di una nuova serie, ma qui pare proprio non si sia potuto farlo.

Justice League #1
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I tempi a disposizione per la produzione degli albi son quelli che sono e l'operazione The New 52 è senz'altro di estrema complessità. Ecco perché c'è proprio Geoff Johns ai testi di Justice League #1, primo albo dell'operazione a venir lanciato. 

Johns può già vantare successi incredibili nel gestire operazioni editoriali e narrative complesse (Green Lantern: Rebirth, Crisi Infinita, 52, Superman: One Year later, Flash: Rebirth, Sinestro Corps, Brightest Day). E' riuscito persino a compiere il rilancio di un personaggio difficilmente attraente come Booster Gold.

Sicuramente è l'uomo adatto su questa serie, tenendo presente che da Justice League - nodo centrale nell'immaginario DC Comics - le linee guida da lui impostate si propagheranno sulle altre testate.

Justice League #1
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Justice League #1
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Ma, a caldo, quale impressione fa questo Justice League #1? Buffo, ma non sembra proprio sia l'inizio di una nuova era dei comics. Magari dopo tanta pubblicità ci si aspettava di leggerlo in preda a un'estasi mistica ma ovviamente non è così.

L'intento è di portare lettori freschi e allora proviamo a guardare l'albo con gli occhi di un novellino che fino a ieri i fumetti non li leggeva, o almeno non leggeva albi DC Comics. Justice League #1 lo convincerà senza ombra di dubbio che non può più fare a meno di leggere i numeri successivi?

Non è facile rispondere. Forse sì, forse no. Più probabilmente no, ma non ci metterei la mano sul fuoco. L'albo è di buon livello, ma l'approccio narrativo scelto è di rimandare quasi del tutto l'azione, eccetto quelle due tre paginette di splash action.

Justice League #1
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C'è Batman che insegue una creatura aliena ma che è a sua volta braccato dalla polizia. Il mondo ha appena scoperto l'esistenza dei superuomini e non trova la loro esistenza molto tranquillizzante. Da un punto dell'azione (che è anche l'unica che vedremo in questo numero) la scena funziona. Dal punto di vista simbolico/suggestivo ha invece un piccolo difettuccio: Batman non ha superpoteri e non è il bersaglio più significativo che si poteva scegliere per dare pathos al bracconaggio da parte delle forze dell'ordine.

Comunque sia, la creatura aliena è probabilmente il primo nemico che la Justice League dovrà affrontare (anche al suo debutto nel 1960 la League dovette vedersela come prima cosa con un alieno: Starro), ma l'azione - fatta salva una piccola scaramuccia corpo a corpo fra Batman e l'alieno - viene rimandata ai numeri successivi.

Justice League #1
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L'inseguimento viene interrotto perché Batman si imbatte in Green Lantern. Con poche battute efficaci si riesce a rendere bene il contrasto fra la solarità dell'eroismo della Lanterna e la cupezza tormentata del Cavaliere Oscuro.

Che però tanto oscuro qua non pare. I tratti caratteriali di Batman sembrano più smussati del solito: viene il sospetto che nel New Universe si voglia dare a Batman una caratterizazione snellita dai tratti più duri, il che è anche una scelta logica per attirare lettori veramente giovanissimi (ed ecco il probabile colpo di spugna inferto anche a Dark Knight Returns e Batman Year One di Frank Miller).

Ancora un po' di verbosa interazione fra Batman e Green Lantern e poi si passa a Vic Stone ossia Cyborg, che dovrebbe essere la vera chiave d'accesso per i lettori più giovani e che quindi viene mostrato ancora pienamente umano, non ancora cyborgizzato.

Justice League #1
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La presentazione di Vic Stone, per funzionare con gli scopi detti, doveva indispensabilmente essere messa nel numero #1. La pessima conseguenza è che la storia - già rallentata - ne risulta completamente arrestata. 

E in chiusura l'apparizione di Big Blue Superman (ancora più Blue, senza le fidate mutande rosse). Appare e basta, però, senza far nulla dato che il cliffhanger dell'ultima pagina rimanda al numero successivo (Prossimo numero: Batman contro Superman). E anche la comparsa degli altri componenti della Justice League (Aquaman, Wonder Woman, Flash) è rimandata al secondo numero, sempre che il primo vi abbia convinto abbastanza da aprire nuovamente il portafoglio.

Ma parliamo dei disegni di  Jim Lee. Non è mai stato uno storyteller di particolare originalità inventiva. I suoi pregi sono sopratutto nella perferzione tecnica dell'esecuzione e nella peculiarità del suo tratteggio (che ha fatto scuola).

Justice League #1
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Anatomie e volumi sprizzano vigore da ogni pagina e sotto questo aspetto Lee è persino migliorato con gli anni, disfacendosi di inutili orpelli. Anche la sua suddivisione delle tavole in vignette è sempre stata efficace, quanto meno per esprimere velocità d'azione.

Solo che qui l'azione non c'è.

In definitiva un albo di ottimo livello, ma se basti a convincere la maggioranza dei lettori che questo davvero è l'inizio di una nuova era, è cosa tutta da dimostrare. Per il momento non si riesce a parlar male di questo esordio, ma neanche a traboccare d'entusiasmo.

Le prenotazioni di JL #1 hanno raggiunto quota 200.000. Riuscirà DC Comics a confermare almeno metà di queste prenotazioni per il secondo numero?




Justice League #1 - Ultima Pagina


DC Comics Reboot: The New 52 - tutte le recensioni

2 commenti:

Matteo Masiero ha detto...

Tavole fantastiche.

Sentry ha detto...

Eh sì :) Jim Lee, mica pizza e fichi :D

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