La storia è incentrata sull'arcinemico del capitano - il terribile Teschio Rosso - e all'epoca della prima pubblicazione andò incontro a un pesante stravolgimento narrativo rispetto alle intenzioni originarie del suo sceneggiatore Mark Waid.
Waid prevedeva infatti di dedicare il numero 14 alla presentazione delle origini del Teschio Rosso narrate dal punto di vista del personaggio stesso. Far raccontare un albo di Capitan America a un criminale nazista, attivo sostenitore della supremazia ariana, era sicuramente una scelta insolita.
L'intento di Mark Waid era però solo quello di dare uno spessore inusuale al personaggio e - sforzandosi di presentarlo al lettore in modo il meno possibile simpatetico - Waid si preoccupò contemporaneamente di chiedere il consenso preventivo dei vertici dirigenziali Marvel e la loro approvazione durante tutte le fasi di lavorazione.
La preparazione dell'albo venne ultimata e la copertina andò persino in stampa col il nome di Waid impresso come autore. Al momento di stampare le tavole interne, però, la direzione ci ripensò. La storia venne assegnata a un'altro sceneggiatore e riadattata, utilizzando quanto più possibile il materiale già disegnato ma stravolgendo il senso narrativo originariamente concepito da Mark Waid.
Particolare anche la scelta artistica dell'aspetto grafico che caratterizzava il numero, conservata infine anche nella versione censurata seppur depotenziata nel suo significato narrativo. Le tavole erano colorate in toni di grigio, con l'unica eccezione del rosso acceso per il terrificante volto del Teschio Rosso.
Il volume contenente la versione originaria scritta dodici anni fa da Mark Waid verrà pubblicato in Usa il prossimo ottobre.
Fonte: Comic Book Resources
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