venerdì 9 settembre 2011

Woody Allen: Che fai, rubi? (1966)

"Benvenuto amico, noi siamo il grande sovrano di Nullaopolis, un regno inesistente ma molto solido, capisce? Già, noi siamo in lista d'attesa, appena si libererà un posto sulla carta geografica sarà nostro. E' molto dura per un paese che non esiste. Abbiamo tutta la popolazione imballata, capisce?"

Non è proprio il dialogo di inizio di questo film ma è da qui che parte la trama, se di trama si può parlare. Che fai, rubi? (What's Up, Tyger Lily - 1966) assomiglia un po' alle tante clip che oggi troviamo in quantità industriali su YouTube. Ma all'epoca l'idea era ancora innovativa e irriverente, e perciò molto comica: prendere un film altrui, montarlo diversamente, doppiarlo riscrivendo completamente i dialoghi, e ottenerne qualcosa di completamente diverso dall'originale.

Il produttore Charles Joffe compra due film giapponesi d'azione, appartenenti a una serie che scimmiottava quella di James Bond, 007: International Secret Police: A Barrel of Gunpowder e International Secret Police: Key of Keys.

Il sovrano di Nullaopolis
Dalle due pellicole vengono estratte molte sequenze, alle quali si aggiungono degli inserti girati da Woody Allen stesso. I dialoghi vengono completamente riscritti in chiave comica e la trama - ovviamente - stravolta.

I seriosi film di spionaggio originali diventano così una folle caccia fra due bande rivali all'inseguimento del preziosissimo segreto della ricetta per un'insalata di uova sode. La gente è disposta a uccidere per essa, perché il sovrano di Nullaopolis sa che esiste una leggenda: chi conosce la ricetta potrà dominare il mondo (e Nullaopolis avrebbe così il suo posto sulla carta geografica).

Nei film originali giapponesi ci sono scene di nudo
ma una didascalia ci avvisa che questa è la "Versione Straniera"
Il risultato del film è ovviamente sconclusionato e non più così innovativo per il gusto odierno, ma in più di qualche punto è ancora geniunamente divertente. Come registi del film sono accreditati Senkichi Taniguchi (autore delle due pellicole originali) e Woody Allen.

Stilisticamente il film è ancora una volta preludio di quel che Allen ci mostrerà in seguito, con la sua spiccata tendenza alla rielaborazone di materiali e idee altrui per falsificarne la provenienza ma ottenendo qualcosa dallo stile del tutto personale.

Ops... un pelo sulla lente del proiettore
Anche l'idea stessa di narrazione viene allegramente sbeffeggiata, con l'inserimento di elementi metanarrativi. E infine viene falsificata l'etnia orientale degli attori, cui non si accenna molto nei dialoghi, mentre personaggi dagli occhi a mandorla pronunciano disinvolte battute con riferimenti alla cultura ebraica.

Ah... a proposito. La segretissima ricetta per l'insalata di uova sode, svelata solo nel finale, è questa (prendete nota):  "Due uova, sode al punto giusto. Due cucchiai di maionese in barattolo. E un pizzico di sale".

Inserto extra a metà film.
Uomo sulla destra: - Sembra proprio che questa storia sia un po'
complicata da seguire.
Perché non cerca di spiegare al pubblico in sala
quello che è successo fin'ora.
Woody Allen: - No!

I precedenti post che ho dedicato alla monografia Woody Allen sono qui e qui. Il prossimo film che tratterò sarà Casino Royale (1967).




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