giovedì 8 settembre 2011

Swamp Thing: il mostro che non vuole impantanarsi nella china

Un'altra collana dell'operazione The New 52 che esordisce proprio oggi col suo numero #1 è Swamp Thing. La serie sarà sceneggiata da Scott Snyder, vincitore di un premio Eisner per American Vampire, e disegnata da Yanick Paquette.

CBR ha pubblicato poche ore fa una lunga intervista a Paquette nella quale viene rivelata - fra le molte altre cose - una anticipazione interessante riguardo la tecnica di disegno che verrà adottata per Swamp Thing.

Trattandosi di una serie horror in cui la cura minuziosa della parte grafica ha sempre giocato un ruolo fondamentale già a partire da Bernie Wrightson, primo disegnatore del personaggio, Yanick Paquette ha ritenuto di voler mantenere il completo controllo delle tavole, senza affidarle a un chinatore.

Questo non significherà necessariamente che Paquette abbia intenzione di completare tutte le inchiostrazioni per conto suo. Questo genere di propositi può pregiudicare la possibilità di consegnare le tavole secondo le scadenze prefissate. Paquette sembra piuttosto intenzionato a ricorrere all'uso della china (china vera, non digitale) per la realizzazione di molte ombre e mezzitoni, ma al contempo lasciando alcune parti a matita.

La digitalizzazione delle tavole consente già da molti anni l'utilizzo in stampa di tavole non inchiostrate (a patto che le matite di partenza siano ben rifinite) senza che il risultato finale sia meno soddisfacente rispetto al caso di una tavola inchiostrata. La pratica non è perciò così inusuale, ma neanche adottata sistematicamente. La qualità dei risultati finali dipende sensibilmente dallo stile personale del disegnatore.

Quasi sempre ciò che accade è che gli albi vengano realizzati con un inchiostratore ufficiale, diverso dal disegnatore, il quale a sua volta lavora esclusivamente elaborando digitalmente le tavole a matita, forte della sua specializzazione in tale compito.

Yanick Paquette spiega di aver dovuto ricorrere a questo approccio mentre disegnava l'albo Batman, Inc. #5, per il quale si era trovato in ritardo con la realizzazione delle chine. Dopo alcuni test di stampa si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti e ha perciò deciso di adottare su base regolare questa tecnica su Swamp Thing.

Per una serie che ha fatto del tratteggio ombroso un marchio distintivo - anzi un vero e proprio timbro espressivo e linguaggio narrativo - la scelta di Paquette fa abbastanza sensazione. I tratteggi minuziosamente rifiniti non sembrano proprio i più facili per essere trattati con questa procedura - a meno di rivolgersi a un professionista eslusivamente dedito a questo compito - e se Paquette vuole adottarla deve essere probabilmente molto sicuro del fatto suo.


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